RIFLESSIONE SUGLI ALLEVAMENTI CINOFILI

Sempre più spesso giungono ad AIDAA denunce da parte di persone che hanno acquistato un cane di razza in allevamento. Purtroppo di allevamenti ce ne sono a migliaia sparsi su tutto il territorio nazionale ma quelli seri, in regola con le normative vigenti e che prodigano cura ed amore ai propri animali non ce ne sono molti. Tanti allevatori mirano al business, al proprio tornaconto economico e non al fine insito che un buon allevatore dovrebbe avere, ovvero la preservazione delle caratteristiche proprie della razza effettuando i dovuti controlli sanitari anche al fine di evitare accoppiamenti tra soggetti affetti da patologie genetiche che portano inevitabilmente alla nascita di cucciolate problematiche. In rappresentanza di AIDAA mi sono confrontata col Direttivo del Club Pastore Svizzero Bianco e col Presidente del Club stesso, Sig.a Giuliana Praderio. Il Consiglio, confermata la problematica, è stato concorde nello stabilire per i propri soci allevatori, a garanzia della preservazione della razza nonché della salute dei cuccioli nascituri – e, non da ultimo, a tutela degli acquirenti dei cani stessi – un regolamento con precise disposizioni che obbligano gli allevatori stessi. Questi ultimi hanno sin da subito accettato di buon grado le regole ivi contenute anche al fine di arrivare ad un “selezione naturale” degli allevamenti, elevando quelli seri e lasciando da parte i “cagnari”. Personalmente, nonché a nome di AIDAA, mi ritengo soddisfatta del risultato ottenuto grazie anche alla serietà ed all’impegno del Club ufficiale di razza del Pastore Svizzero Bianco, e quindi al suo Direttivo ed alla sua Presidente Giuliana Praderio. Ritengo che detto regolamento debba essere preso a modello da altri Club ufficiali di razza, sia pur con le dovute modifiche relativamente alle patologie particolari di ciascuna razza.
AIDAA, unitamente alla sottoscritta, sono comunque a disposizione dei singoli Club ufficiali di razza per quanto sopra.
Avvocato Grazia Scarola.