Gentilissimi,
siamo stati “latitanti” nei vostri confronti perché abbiamo passato gli ultimi mesi a difenderci dagli attacchi di ditte concorrenti che ci accusavano di aver violato i loro brevetti: la cosa è curiosa, dato che la nostra politica è sempre stata quella di sviluppare integratori che contenessero il maggior numero di sostanze con attività sinergiche, per ottenere il miglio risultato possibile.
Non solo, molti dei nostri prodotti contengono principi attivi innovativi, mai utilizzati negli integratori dei pet: sostanze come il Coenzima Q10, il Desmodium, l’Octacosanolo, il Tribulus, l’Agnocasto, sono presenti solo negli integratori Vet-Service.
I mangimi complementari, questo sarebbe il termine più adatto, sono stati sviluppati in campo umano per aumentare le prestazioni sportive quando si è cominciato a parlare di doping e solo successivamente sono state introdotte nel mondo equestre poi in quello cinofilo.
In quest’ultimo caso però la qualità ha sempre lasciato molto a desiderare in quanto si è puntato soprattutto sul prezzo, utilizzando sostanze “di scarto” dell’alimentazione umana, cioè quelle che non raggiungevano gli standard qualitativi necessari e venivano destinate all’uso zootecnico.
Oggi il mercato dei mangimi complementari per piccoli animali è in piena espansione, anche per l’arrivo di nuove aziende che propongono molti nuovi prodotti, a tutto vantaggio del consumatore che, oggi, può davvero ottenere quei risultati che gli integratori presenti fino a pochi anni fa non potevano garantire.
Dopo questa premessa, provo a rispondere sull’argomento più trattato in questi giorni.
Ricevo, infatti, molte telefonate di allevatori e privati che mi chiedono consigli sull’alimentazione con queste alte temperature: chi è preoccupato perché cani/gatti mangiano una sola volta al giorno, chi aggiunge acqua ai croccantini, chi pensa che un mangime troppo proteico non sia indicato (spesso, purtroppo, sono gli stessi veterinari a suggerirlo…), ecc.
Con le alte temperature si dovrebbero ridurre al minimo le attività sia ludiche che sportive; così facendo, si riduce il fabbisogno energetico dell’organismo e sarà necessario diminuire la quantità di alimento (spesso sono gli stessi animali ad auto limitarsi, mangiando una sola volta al giorno o non finendo la razione).
Inutile e controproducente aggiungere acqua ai croccantini o al “pappone”, perché li si renderebbe meno appetibili e l’animale mangerebbe ancora meno; importante, invece, cambiare diverse volte al giorno l’acqua nelle ciotole (anche utilizzando acqua di frigorifero) o mettere a disposizione acqua corrente lasciando appena aperto un rubinetto.
Riguardo al tipo di alimento, sono decisamente contrario ad abbassare la quota proteica durante il periodo estivo, anzi.
Dobbiamo considerare, infatti, che l’animale con il caldo già assumerà meno quantità di cibo, per cui la quota proteica dovrà essere mantenuta, se non addirittura aumentata. Ciò che si possono/devono diminuire sono i carboidrati e soprattutto i grassi, che sono la fonte energetica per eccellenza, quota energetica non necessaria in quanto il movimento con le alte temperature deve essere ridotto al minimo.
Con un’alimentazione corretta, in un animale sano, gli integratori vitaminici e minerali nel periodo estivo non sono necessari (gli animali non sudano, per cui non perdono sali minerali), così come non lo sono gli oli, sia vegetali che di pesce; discorso diverso, ovviamente, in animali che assumano gli integratori per prevenire o curare determinate patologie: in questi casi i mangimi complementari non vanno sospesi, perché tutti sono formulati per non interferire minimamente con l’equilibrio organico dell’animale.
Un saluto.
Andrea Manuzzi