Gli Ultimi 30 anni

GLI ULTIMI 30 ANNI

 

GLI AVVENIMENTI IN SVIZZERA

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Nel 1970 la Sig.ra Agata Burch (nata in Svizzera che viveva da anni negli Stati Uniti..), torno’ in Svizzera e porto’ con se’ il suo Pastore Tedesco Bianco “Lobo White Burch” (A.K.C. Studbook n – 727466).  Lobo nacque il 5 Marzo 1966 e venne registrato sui Libri dell’ American Kennel Club come “WHITE GERMAN SHEPHERD” prima del 1968, anno in cui si decretò l’espulsione del Pastore Tedesco Bianco dalle mostre canine A.K.C. (su pressione della “SV”.) e il divieto di allevare pastori bianchi. I discendenti, infatti, sarebbero stati registrati (unicamente sui Libri AKC e CKC…) come Pastori Tedeschi portatori, però, di un difetto “SQUALIFICANTE” in base alle nuove e più severe norme dettate dello Standard Internazionale del P.T. rielaborato in quegli anni.
In questo caso, però, essendoci di mezzo un documento datato 1966 ed essendo l’SKG Svizzero un ente cinofilo federato alla FCI, in un programma di mutuo riconoscimento internazionale (in vigore a quei tempi tra F.C.I. e A.K.C.) il Pedigree Americano venne trasformato in Pedigree Ufficiale S.K.G./F.C.I. e dunque LOBO fu il primo soggetto ad essere iscritto sui Libri Genealogici Svizzeri come “Pastore Tedesco Bianco” (SKG-SHSB n. 185624) seppur con la dizione “divieto di riproduzione e di allevamento”. Tale “possibilità (iscrizione sui Libri Genealogici) venne bloccata a partire dagli anni 70 dalla FCI in accordo con la Società di Razza del Pastore Tedesco Internazionale. Ovvero si decise di non trasformare piu’ i documenti AKC in documenti FCI per questa variante squalificante del Pastore Tedesco ed ovviamente continuo’ il divieto AKC-FCI di allevare questi soggetti, ovvero nessun allevatore di questa variante (in nessuna parte del mondo..) poteva ottenere un affisso riconosciuto per la propria attività.
Ma per la Sig.ra Burch e per il suo cane le cose andarono diversamente… Lei si fece apprezzare dai membri del Club Svizzero dei Cani da Pastore (sezione della SKG), ed ottenne con “Lobo” buoni risultati nei test e nelle prove di lavoro. Avendo, in seguito, intrapreso buone relazioni con i segretari e con i membri del SKG (specialmente con la Segretaria Sig.ra Lisbeth Mach..oggi Giudice..) “il cartello anti-bianco” si modera in questo Paese (per quanto riguarda il suo caso..) e lei e’ l’unica persona che, in quei tempi, puo’ vantare un Pedigree completo con l’intera genealogia per il suo Pastore Bianco.
Il responsabile dei Libri Genealogici Svizzeri era a quei tempi il Sig. Hans Raber che venne successivamente isolato e messo da parte per volere diretto di alcuni alti dirigenti FCI, (sempre su pressione della potentissima SV..) per la permessività accordata a beneficio di questa Signora e di “questa razza”.
Malgrado la rimozione del Sig.Raber non si riusci’ a bloccare la riproduzione di “Lobo” ,la diffusione dei suoi discendenti e l’importazione di altri soggetti bianchi Americani e Canadesi in tutta Europa.
La Sig.ra Lisbeth Mach ( sempre molto vicino alla Sig.ra Burch ), tramite un conoscente comune, consigliò nel 1971 a quest’ultima di acquistare in Inghilterra un Pastore Bianco femmina, “Blink Bonny ‘s Lilla” di esportarla in Svizzera e di registrarla sui Libri Genealogici SKG (SKG-SHSB n.303986), anche se era già iscritta sui Libri del Kennel Club Inglese e quindi anche se proveniente da un Paese non affiliato alla FCI.
Il soggetto venne iscritto in Svizzera ma, inizialmente gli venne vietata la riproduzione. Successivamente questa situazione si sblocca.
Nel 1973 nacquero i primi cuccioli dall’accoppiamento di “Lobo” con questa femmina (“Blinkbonny ‘s Lilla”) e si autorizzo’ il primo affisso SKG per l’allevamento dei Pastori Bianchi (Zwinger “Shangrila’s”) grazie all’intermediazione di personaggi molto influenti del Club dei Cani da Pastore Svizzeri associato alla SKG e quindi i cuccioli vennero iscritti sul Libro delle Origini Svizzero (LOS).

ultimi30anni2Questa cucciolata fece scalpore e divenne una notizia di dominio pubblico. Se ne parlo’, non soltanto in Svizzera…, ma in tutto il mondo poiche’ nel frattempo la variante bianca del Tedesco perse definitivamente il riconoscimento internazionale. In effetti, dopo molte discussioni, si acconsenti’ (quasi in via sperimentale..) l’allevamento di Pastori Bianchi sotto l’avallo, la responsabilità e la supervisione del Sig Sig. Karl Iseli di Zurigo (Presidente del Club dei Cani da Pastore dal 1964 al 1976) , anche se i discendenti avrebbero dovuto essere iscritti su un Libro Provvisorio della SKG.

Nel 1976 la Sig.ra Burch importa di nuovo un soggetto bianco di rara bellezza dalla California, senza documenti AKC, ma questa volta gli viene negata la registrazione, non potendo disporre della genealogia completa ed essendo nel frattempo variati gli accordi internazionali FCI-AKC per questa variante di Razza.

Dal 1974 al 1980 la Sig.ra Agatha Burch produce altre 2 cucciolate, ma stavolta, a causa di ostili pressioni internazionali (che arrivavano direttamente dalla FCI), le venne negata l’iscrizione dei cuccioli sul Libro Provvisorio SKG. In quegli anni, tra l’altro, fu costretta per ragioni di famiglia a trasferirsi di nuovo negli Stati Uniti e porto’ con se LOBO che mori’ nel 1980 all’età di 14 anni.
I discendenti di Lobo e di Blinkbonny Lilla si accoppiano nel frattempo con altri soggetti importati in Svizzera dagli Usa, dal Canada e da qualche altro paese europeo (ad esempio “Koke’s Mahalo” importato dalla Danimarca). E i discendenti nati dai successivi accoppiamenti si diffusero a partire da quel momento in tutta Europa.
ultimi30anni3Nel 1980 il Tedesco Martin Faustmann inizia ad allevare Pastori Bianchi con l’acquisto in Svizzera di un Pastore Bianco discendente diretto di Lobo “Champion Von Kronn” e con la femmina “Rani Von Finn”.
Nel 1987 lo svizzero Jurg Epprecht importa 4 Pastori Bianchi Americani e Canadesi ed inizia ad allevare sotto l’affisso “Weisse Perle”. Sempre il Sig. Epprecht fonda nel 1989 il GWS (Club Svizzero del Pastore Bianco).
A partire dal Giugno 1991, si attuo’ in Svizzera (quasi propedeuticamente ad un futuro ed annunciato riconoscimento separato della Razza..) la sostituzione della denominazione da “TEDESCHI BIANCHI” a PASTORI BIANCHI Americani Canadesi e l’iscrizione come capostipiti all’appendice del Libro delle Origini Svizzero (LOS) come se si trattasse di una NUOVA RAZZA.
I discendenti di Lobo esportati in Paesi Federati o Associati alla FCI potevano quindi vantare soltanto un’iscrizione (a titolo iniziale) e avevano spesso difficoltà a trasformare i documenti Svizzeri in documenti tedeschi , francesi o austriaci..fatta eccezione per la Raad Van Beer Olandese che continuava a “viaggiare su due binari separati” . Ovvero continuava a trasformare i Pedigree AKC (dei Pastori Bianchi importati da USA e Canada) in Pedigree FCI con la denominazione “Pastori Tedeschi” di colore non gradito bianco.. oltre, ovviamente, a registrare i nuovi soggetti nati da riproduttori europei con la nuova denominazione FCI Internazionale.
In questi anni vi era da una parte la pressione della SV Internazionale che spingeva per l’esclusione definitiva del Bianco dalle proprie linee. Dall’altra la necessita’ dei nuovi possessori europei di veder ufficializzati (e regolarmente iscritti..) i propri soggetti.
E in effetti (a parte la prima parentesi sperimentale condotta in Svizzera..) questa Razza non era ancora stata , a quei tempi, Ufficialmente ed Internazionalmente Riconosciuta come Razza Indipendente e separata dal Pastore Tedesco e quindi doveva obbligatoriamente sottostare alle norme squalificanti dettate dallo Standard del P.T.
Standard Internazionale della “S.V.” (Shaferhunde Verein) che, ricordiamo, venne rielaborato nel 1968 e che divenne ancor più intransigente verso la variante Bianca.

ultimi30anni4A partire dagli anni 90 la razza si diffonde rapidamente in quasi tutti i paesi d’Europa mentre la SV si chiude sulle precedenti posizioni e si rifiuta di riconoscerlo appoggiandosi allo Standard che essa stessa ha creato e ha modificato nel corso dei decenni.
E in quegli anni inizio’ la lunga maratona europea per il Riconoscimento. Ed in effetti le sorti di questo cane dovevano obbligatoriamente essere prese in carico DEFINITIVAMENTE da qualche Paese Europeo affiliato alla FCI.
Non era possibile continuare con una denominazione provvisoria e penalizzante per la Razza (Americano-Canadese) dal momento che sia negli Stati Uniti che in Canada si continuava a penalizzare fortemente questa Razza, ovvero a disconoscere questa VARIANTE come RAZZA SEPARTA dal “P.Tedesco”, sino al punto di vietarne ufficialmente l’allevamento e di non permettere al Pastore Bianco di partecipare alle Esposizioni di Bellezza organizzate da AKC e CKC.
Fu inizialmente la Raad Van Beer Olandese seguita dalla SKG Svizzera ad avanzare alla FCI la richiesta di riconoscimento (EUROPEO e SEPARATO) per questa Razza.
Il 25 Novembre 2002 il Comitato Generale della FCI, nella sua sessione di Roma, approva lo Standard (revisionato e rielaborato..) con il numero 347 anche se già aveva espresso parere favorevole, dal punto di vista legale, al Riconoscimento Internazionale della Razza nel Maggio 2002.
E dunque gli sforzi durati decine di anni si sono conclusi con questo importante e magnifico risultato grazie a tutti coloro che si sono effettivamente impegnati e hanno dato il loro contributo per questa causa. E’ stato un grande esempio di passione e di lavoro di squadra iniziato nel 1997 con la fondazione dell’ I.W.S.F. (International White Shepherd Federation) che fu un’ organizzazione internazionale (no-profit) sorta per la tutela e l’affermazione del Pastore Bianco a livello internazionale.
Venne eletta presidente la Sig.ra Ruut Tilstra (NL) – segretaria la Sig.ra Brigitte Toll (D) e Tesoriere il Sig. Philippe Bontemps (F).
Qualche anno dopo e precisamente nella primavera del 2001, venne fondato dalla Sig.ra Gabi Frei Dora (attuale presidente del Club Svizzero “GWS),dalla Sig.ra Birgit Stoll (segretaria del Club Tedesco “1WS e.V.EINHEIT), e dal sig. Dieter Modl (presidente del Club Austriaco WSO”) un Comitato Internazionale dei Club del Pastore Bianco per il riconoscimento e la tutela della Razza, come richiesto dalla FCI.
Prima del 1991 e’ stato necessario far pervenire una proposta di riconoscimento attraverso gli Enti Cinofili Nazionali associati alla FCI.
In questo caso fu la RAAD VAN BEHEER Olandese (appoggiata dalla “SKG” Svizzera e dall’ “OKV Austriaco ) ad inoltrare alla FCI la RICHIESTA FORMALE DI RICONOSCIMENTO.
E dopo molti incontri e molte discussioni nei luoghi e con i responsabili della varie Commissioni FCI, l’Ente Cinofilo Svizzero SKG viene designato come incaricato ufficiale della proposta di riconoscimento, poiche’ in Svizzera i Pastori Bianchi erano stati introdotti, allevati e registrati all’appendice dei Libri Genealogici della SKG da più vecchia data (da oltre 15 anni). E l’Ente Cinofilo Austriaco OKV diretto dal Sig. Karl Reinsinger (Vice Presidente della FCI) appoggia e sostiene la proposta di riconoscimento avanzata dal SKG di cui fa parte il Sig. Hans Muller (Presidente della FCI).
Con queste premesse e con l’avallo del Sig.Muller e del Sig. Reinsinger il riconoscimento avrebbe trovato sicuramente la strada spianata al 100%. .
MA RIPERCORRIAMO BENE LE TAPPE DOPO IL 1991…
Nel 1992, si ha la fondazione del Club Francese del Pastore Bianco e anche la Francia , con i suoi sostenitori, intraprende una maratona per il riconoscimento della Razza insieme ad altri Club del Pastore Bianco, che nel frattempo erano sorti in quasi tutta Europa. La “SCC” Francese si allinea con l’SKG Svizzero, con l’OKV Austriaco e con l’Ente Olandese ed attende il riconoscimento ufficiale dalla F.C.I. Nel 1999, anche gli Organismi Cinofili Nazionali (associati alla FCI) della Repubblica Ceca e della Danimarca si uniscono a quelli della Svizzera, dell’Austria e dell’Olanda ai fini del Riconoscimento Internazionale della Razza.
Ed agli inizi del 2001, finalmente, la FCI prende una decisione. Ovvero, nella primavera di quell’anno, venne varato un decreto con il quale la Federazione Cinofila Internazionale richiedeva di produrre materiale sulle linee genealogiche, sul monitor delle malattie genetiche e sulle caratteristiche fisico-anatomiche e caratteriali del più alto numero di soggetti con 4 generazioni bianche complete e con almeno 8 diverse linee di sangue…
E QUI EBBE INIZIO IL “REALE” LAVORO DI SQUADRA !!
Fu davvero l’esempio di un team-work internazionale costruttivo ed armonioso ed e’ bene ricordare in dettaglio quanto avvenne.
La F.C.I. fece formale richiesta di questo database. Inizio’ allora una fervente fase di contatti e di collaborazione tra tutti i principali Club Europei del Pastore Bianco al fine di recuperare i dati richiesti dalla FCI.
Nel primo Club Tedesco del Pastore Bianco (1 WACSR e. V. EINHEIT),fondato dal Sig. Martin Faustmann, vi erano degli appassionati cultori della Razza, che avevano raccolto privatamente i dati, le genealogie, le misurazioni e i risultati dei controlli delle malattie a trasmissione genetica di oltre 20.000 soggetti BIANCHI e questo enorme archivio di dati servi’ per rielaborare quanto richiesto dalla Federazione ai fini del Riconoscimento.
In Germania, infatti, la presenza e l’influenza della S.V. (Società di Razza del Pastore Tedesco) all’interno del VDH , ostacolo’ sin dall’esordio l’attività degli appassionati del Pastore Bianco.
Nella patria del Pastore Tedesco vi fu’ l’assoluta necessità (da subito…) di fondare una super-organizzazione per continuare a sopravvivere !!
Infatti, come spesso accade nelle vicende della vita, i divieti e le persecuzioni provocano sovente l’effetto opposto rispetto ai propositi di partenza.
E dunque gli appassionati Tedeschi del Pastore Bianco si organizzarono nella maniera migliore e portarono avanti la Razza , sin dall’inizio, con regole di allevamento strette e senza compromessi….monitorando da subito le malattie genetiche, anche per non lasciare nulla di intentato e/o di suscettibile di critiche o di accuse…..(i loro concorrenti NON AVREBBERO DESIDERATO DI MEGLIO !!!)

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Questo Club (che oggi è stato rinominato 1 W.S. e V. Einheit ed e’ ancora dissidente dal VDH per posizioni divergenti…) accettò di collaborare con gli altri CLUBS per la stesura di questo dossier.
La ricerca vera e propria venne eseguita dalla Sig.ra Birgit Stoll (segretaria di questo Club) ed alcune sue strette conoscenti e collaboratrici, le quali lavorano per settimane intere su questo enorme archivio di dati di Pastori Bianchi per recuperare e rielaborare i dati richiesti dalla FCI. Ovvero i dati genealogici , le caratteristiche fisico-anatomiche-strutturali e caratteriali, nonchè i risultati del monitoraggio delle malattie genetiche di 8 linee di sanque distinte EUROPEE con oltre 64 ANTENATI BIANCHI in quarta generazione. (64 Whites Ancestors).
Tutta la documentazione venne consegnata nella Primavera del 2001 alla FCI, e tramita essa si arrivò a riverdere e a riformulare lo Standard Ufficiale che venne poi tradotto in 3 lingue (tedesco, inglese e francese), dopo essere stato esaminato da varie Commissioni (compresa la Commissione Scientifica FCI).
Infine, dopo lunga attesa, e dopo un’ulteriore revisione degli aspetti storici della Razza….(dovuta a pressioni esterne…) , la FCI nelle sessioni del 25.11.2002 e del 15.12.2002 accettò definitivamente il Riconoscimento Internazionale del PASTORE SVIZZERO BIANCO…..(come Razza “a parte”…).
Come per tutte le “neo-razze”, ovviamente il riconoscimento è avvenuto a TITOLO PROVVISORIO (scadenza 2012) e sino a quella data i Pastori Svizzeri Bianchi non sono eleggibili per il Campionato Internazionale di Bellezza (CACIB).
Per Noi e per la maggioranza dei sostenitori mondiali di questa Razza, questo RICONOSCIMENTO ha rappresentato il coronamento di un sogno e il raggiungimento di un grandissimo traguardo. Anche la possibilità di poter concorrere nelle Expo Canine (alla pari..) con altre Razze sarà sicuramente un grande vantaggio.
Questo cane ha trovato in Svizzera la tanto sospirata cittadinanza onoraria ed il tanto atteso Riconoscimento Ufficiale Internazionale FCI. Il raggiungimento di questo obiettivo non e’ stato solo frutto del caso. E’ stata premiata la serietà di tutti quegli individui che si sono presi responsabilità di questa Razza, rispettando regole di selezione e di allevamento strette e senza compromessi.
Regole in cui la salute psico-fisica e la tutela del cane sono sempre poste in primo piano al di sopra di ogni forma di interesse personale. E tutto questo e’ stato condito, sin dall’inizio, con un intelligente lavoro di pubbliche relazioni e di proficui contatti internazionali.
Questo e’ stato il grande merito della Svizzera, del suo Kennel Club (SKG), del Club elvetico del Pastore Bianco (GWS), del Club Tedesco, Francese, Olandese ed Austriaco del Pastore Bianco e di tutti coloro che dagli anni 70 in poi hanno creduto in questa Razza sperando in un imminente riconoscimento Ufficiale.
Noi siamo convinti che la polivalenza di questo cane , unitamente alla sua rusticità, alla sua elevata addestrabilità, al suo grande fascino estetico e alla sua salute psico-fisica giocheranno certamente un ruolo fondamentale nello sviluppo e nell’affermazione della Razza a livello internazionale.
Inoltre e’ bene sottolineare che il Pastore Svizzero Bianco, avendo avuto per oltre un secolo uno sviluppo ed una selezione separata dal Pastore Tedesco, e’ oggi morfologicamente, strutturalmente e caratterialmente differente dai cugini nero-focati e DICIAMOCELO UNA VOLTA PER TUTTE….non si tratta più semplicemente di un Pastore Tedesco con il mantello bianco !!