Integrazione minerale nell’alimentazione

Carissimi,

oggi vorrei parlarvi di un argomento molto dibattuto: integrazione vitaminica e minerale sì, integrazione vitaminica e minerale no…
Le vitamine sono sostanze indispensabili all’organismo e devono essere assunte con la dieta in quanto l’organismo non è in grado di sintetizzarle; anche i sali minerali non possono essere sintetizzati dall’animale, per cui l’alimentazione è la fonte anche di questi elementi.
Da quanto detto, vorrei ancora una volta sottolineare l’importanza di una alimentazione corretta e come l’integrazione vitaminica e minerale debba avere un ruolo essenziale solo in momenti specifici (es. gravidanza/allattamento, lavoro), in corso di patologie metaboliche dove l’assorbimento intestinale sia compromesso (es. parassitosi intestinali, tumori), o in insufficienze d’organo (malattie epatiche, pancreatiche o renali); in questi casi una integrazione di vitamine e minerali è spesso necessaria per supportare un animale in carenza, evitando l’aggravarsi della condizione in atto.
Naturalmente diverso è il discorso in caso di dieta Barf, la dieta a base di cibo crudo, essenzialmente carne ed ossa, trippa verde e verdure, che necessita di una integrazione praticamente quotidiana di grassi (olio), di vitamine e di sali minerali.
Le vitamine vengono divise in due gruppi: quelle idrosolubili (tutte quelle del gruppo B e la vit. C) e quelle liposolubili (vit. A, D, E, K).
La sostanziale differenza tra le une e le altre sta nel fatto che quelle idrosolubili non si accumulano e se in eccesso vengono eliminate attraverso le urine, per cui non sarà possibile una ipervitaminosi B o C; le vitamine liposolubili, invece, depositandosi nel grasso, potrebbero dare tossicità da accumulo.
In realtà l’ipervitaminosi più conosciuta e temuta è/era quella della vitamina A, sopratttutto nei gatti giovani, nei quali l’eccesso di questa vitamina è/era dovuta ad una alimentazione prevelentemente a base di fegato: oggi nessun gatto viene più alimentato in questo modo!
Per quanto riguarda i sali minerali, questi vengono suddivisi in macro e micro-elementi, a seconda delle necessità dell’organismo; dei primi fanno parte il calcio, il fosforo, il sodio, il cloro, il magnesio, il potassio e lo zolfo.
Tra i micro-elementi abbiamo il ferro, il fluoro, il rame, lo zinco, lo iodio, il selenio ed ancora il cobalto, il manganese ed il molibdeno.
Tutte queste sostanze sono essenziali per il buon funzionamento dell’organismo; alcune di queste possono essere assunte in modo insufficiente (es. carenze di ferro), altre si possono accumulare nel sangue per patologie organiche (es. il fosforo in corso di malattia renale cronica).
Un dato da tenere sempre ben presente è che cani e gatti non perdono sali minerali mediante la sudorazione (non sudano, a differenza del cavallo o dell’uomo), per cui non sarà necessario integrare quotidianamente con vitamine e sali minerali una dieta ben equilibrata nemmeno nei periodi più caldi: scegliete con cura il tipo di alimento più adatto ai vostri animali ed utilizzate gli integratori solo quando necessari (dedicherò una intera prossima newsletter all’integrazione di calcio nei cuccioli in accrescimento…).
Un cordiale saluto e buon lavoro!

Andrea Maurizzi_____________________________Venerdì 19 Settembre 2014

carissimi, vorrei continuare il discorso sugli integratori di aminoacidi, sulle proteine ed i reni.

La cosa che ritengo più importante è una distinzione di specie:

– nel cane con malattia renale acuta o cronica, NON vanno utilizzati alimenti iper-proteici, nè integratori contenenti aminoacidi nè integratori contenenti proteine (che siano della carne, del latte o delle uova), perchè non essendo i reni in grado di smaltirne il catabolismo, si avrebbe accumulo nel sangue inizialmente di azoto (urea), poi di creatinina e quindi di fosforo, che mettono a rischio la vita del cane (già una lieve azotemia, persistente, sta a significare che oltre il 75% della funzionalità renale risulta compromessa…).

– nel gatto la situazione è diversa; nel gatto con malattia renale cronica si ha perdita di proteine con le urine, in quanto i reni non sono in grado di trattenerle durante il naturale processo di filtrazione (la funzione renale è quella di filtrare il sangue, trattenendo l’acqua e le sostanze “nobili” ed eliminando quelle “non necessarie” o tossiche). Nel gatto con malattia renale cronica si ha un graduale dimagramento, perdendo sia massa grassa (prevalentemente costituita d’acqua), che massa magra (la muscolatura, costituita da proteine); essenziale nella terapia di questa patologia, nel gatto, la reidratazione e l’integrazione proteica.

Da quanto detto, nel gatto avremo bisogno di integratori a base di aminoacidi e/o proteine in caso di patologie croniche, in malattie debilitanti, in corso di fratture o per necessità contingenti nelle quali il gatto non si alimenti a sufficienza; nel cane, oltre a quanto detto, abbiamo necessità specifiche dovute all’attività sportiva e di lavoro.
In questi ultimi, soprattutto in quelli non più giovanissimi, prima di effettuare questo tipo di integrazione, sarebbe importante escludere problemi renali: con un “serio” esame delle urine siamo in grado di escludere o confermare una precoce sofferenza renale.

Un cordiale saluto e buon lavoro!

Andrea Maurizzi